Singapore, 5 novembre 2019
Ciao topolino mio,
Alla vigilia dei tuoi 2 anni ti scrivo qualche pensiero che ho fatto. Tante volte mi vengono in mente delle cose che ti voglio dire e poi me le annoto sul telefono e quando ho tempo o sono ispirata, elaboro.
Ecco questo è uno di quei momenti.
Sul mio telefono mi sono annotata la seguente cosa..te la scrivo come l’ho scritta: “when you are afraid just think it’s an experience” “take advantage of opportunities when you have the luxury to fail…cause there is no other bigger way to learn than when you fail!”
In realtà ce n’è un terzo, ma lo tengo per la prossima voltaJ.
Le due frasi credo che siano abbastanza self-explanatory ma elaboriamo, ti va?
Mi sono fermata a riflettere sulle volte in cui, nella tua vita, avrai paura a fare una cosa: non intendo paura inteso come vera e propria sensazione di terrore, ma più che altro intesa come quella sensazione di timore che nasce, quando non sei sicura che ce la farai. Sai, la nostra mente è un po’ pigra e ama rimanere appollaiata su una certezza e una routine che conosce, da cui sa cosa aspettarsi, anche se a volte questo comporta a noi di non crescere e metterci in gioco. Questa pigrona cosa fa per difendersi, quando teme di doversi elevare da quel posto comodo su cui è appoggiata? Ti mette paura…chiama la sua migliore amica insicurezza e insieme insinuano il dubbio che fallirai. Bizzarro a volte no, come possiamo essere bravi a sabotarci da sole no?
Ecco io ti dico, amore mio, non ascoltarla, la paura a volte è buona consigliera, vero..verissimo, ma non sempre. Quando si tratta di affrontare una sfida che ti farebbe crescere e potenzialmente migliorare la tua vita, non lo è e allora che devi fare? Devi depauperarla del suo potere! In che modo? Minimizzando il rischio. Quando hai paura, anzichè temere il fallimento, dai valore all’esperienza che indiscutibilmente farai nel portare a termine questa sfida…anche quando il risultato non sarà quello da te sperato.
Infatti ti dirò di più: quel momento sarà il momento in cui imparerai più di tutti, perché dovrai farti domande scomode come ad esempio, dove ho sbagliato? E se l’errore brucia, come faccio a rialzarmi dopo questa caduta? Lì in quel preciso momento, dimostrerai a te stessa di che pasta sei fatta!
Ti dò un altro strumento, e veniamo al mio secondo spunto di riflessione, non temere le sfide quando non hai molto da perdere e quando hai ancora il lusso di fare errori senza grosse conseguenze. Ti faccio un esempio pratico: quando ho aperto la mia prima società nel 2004, avevo paura e mi chiedevo ma che caspita stessi facendo? Ma poi dopo qualche incoraggiamento qua e là, mi sono detta “ma io che cos’ho da perdere? Caso mai ho solo da imparare”. Rifletti: nessuno aveva bisogno dei miei soldi, non avevo persone a carico, mariti, figli, e nessuno che avesse aspettative specifiche su di me. Sicuramente non avevo nessuno che si aspettasse da me, di diventare un’imprenditrice. Quindi mi sono detta, la peggiore cosa che mi può succedere è di imparare: pensa te che lusso!! E così fu e il resto lo sai!
Vero, a volte è anche questione di carattere, infatti io non ti sto dicendo di diventare imprenditrice, ma ti sto dicendo che non esiste esistenza senza sfide e quindi anche tu dovrai affrontare le tue: ho la presunzione di poterti dare un paio di dritte sul come affrontarle, visto che un po’ di esperienza me la sono fatta, visto che io amo vivere nella tana dei leoni…tu ci sei “solo” nata hahah!
OK basta non ti tedio oltre…sappi che ti amo follemente…che sei la versione migliore dei miei sogni e che ci sarò sempre come scudo dietro la tua schiena.
La mamma