Eccomi…mamma a tutti gli effetti…anche quelli ufficiali!

20 aprile 2018 (domani 5 mesi di te che abiti ogni angolo della mia vita)

 

Ciao topolino,

 

Se ad ottobre ti dicevo di avere latitato perché non ti scrivevo da agosto, ora non so nemmeno come definirla questa assenza. Comunque diciamo pure che sono stata un po’ presa da una signorinella che è arrivata e che mi ha cambiato la vita il 21 novembre.

 

Ebbene si il 21 novembre a 39 settimane di gravidanza tu hai deciso di venire al mondo…il 21 novembre 2017 alle ore 18:03 Singapore time.

 

Che dire? In realtà ho tutto da dire…

Ma andiamo per ordine.

 

Allora l’ultima volta che ti ho scritto stavamo per trasferirci nella nostra nuova casa…ecco si ce l’abbiamo fatta nella seconda metà di ottobre. Il trasloco è stato duro, nonostante l’aiuto di Maribelle, la sera sono tornata a casa di Alia Khala con una bella panciotta dura, e un bel po’ di quelle che si chiamano “braxton – hicks”, in pratica delle contrazioni indolori ma un pochino fastidiose. Ma avevi ragione tu, mi ero strapazzata un po’ ed ero molto molto stanca.

Cmq piano piano mi sono adattata alla mia nuova casa, ho arredato con L’INDISPENSABILE aiuto di tua Alia Khala e alla fine di ottobre la casa aveva una parvenza di me…una casa abitata da me.

Abbiamo arredato la tua cameretta grazie ai mobili che mi ha prestato Alia Khala, che erano appartenuti a Raahil prima e ad Amaan poi.

  

 

Fatto questo ho aspettato l’arrivo della nonna, dopo un ultimo weekend in solitaria con lo zio Filippo in visita a singapore.

Comunque la nonna è arrivata a singapore il 12 novembre 2017. Ero molto contenta di vederla e di finalmente averla qua con me. La gravidanza in quasi solitaria è stata molto dura, ed ora che sono al 20 aprile, riguardo al 2017 e facendo un bilancio, una signora pacca sulla spalla me la merito alla stragrande.

 

Le giornate dopo l’arrivo della nonna procedevano in attesa di te…giorno dopo giorno…finchè un giorno, precisamente il 20 novembre, ho cominciato ad accusare costanti Braxton-hicks al ritmo di 5/6 all’ora. La mattina avevo un appuntamento a redmart e non ti nascondo che avevo un po’ di ansia ad andare perché sentivo movimenti molto strani nella mia pancia. La sera di quel giorno la nonna aveva preparato le tagliatelle per lo zio Gabriele e la zia Veronica e anche a loro dicevo che mi sentivo strana e che secondo me eravamo vicini. Loro scherzavano e dicevano ‘pensa se nasce stanotte’…the little we knew.

Comunque dopo cena sono andata a letto e dopo aver detto a Alia Khala che qualcosa non andava, mi sono addormentata…o meglio ho cercato di dormire, perché le vere contrazioni sono iniziate alle ore 00:45. Sono rimasta ferma nel letto per 3 ore monitorandomi e vedendone la frequenza, finchè quando mi sono resa conto di averle ogni 4 minuti, ho pensato bene che era il caso di andare in ospedale. Mi sono fatta la doccia e lavata I capelli…ciò che non sapevo era che l’acqua calda fa aumentare le contrazioni e al tempo di chiamare la nonna le avevo già ogni 3 minuti.

Abbiamo preso la valigina e chiamato un taxi.

Mi hanno ricoverato in sala parto ore 4:45 della mattina del 21 novembre. Dopo circa 3 ore le contrazioni erano intense e ogni 2 minuti, ma ahimé non ero dilatata e la tua testa era ancora in alto, quindi, temendo il peggio (ovvero di dovere fare 12 ore di queste contrazioni dolorosissime) ho deciso di chiamare l’anestesista e di farmi fare l’epidurale. SANTO SUBITO CHIUNQUE ABBIA INVENTATO QUESTA COSA MAGNIFICA CHE È L’EPIDURALE.

Dalle 8 di quel giorno ho ripreso a respirare hahah e anche a lavorare in attesa che tu ti decidessi a nascere.

Ho chiamato Alia Khala (che ha spostato un volo per shanghai per essere li con me) e poi avvisato tutti in italia e nel mondo che la mia Andrea aveva deciso di uscire allo scoperto.

Le ore passavano ma nulla succedeva…alle 13 le infermiere mi vennero a visitare e il dr. Paul anche, ma non ero ancora dilatata. Il dr. Paul allora mi disse che ci sarebbero volute molte ore e che sarebbe tornato alle 17.

Alle 17??? – pensavo io – ma quanto ancora devo aspettare??

Cosi mi sono messa comoda e ho continuato a lavroare e verso le 17 appunto ho chiamato lo zio Matteo per lavoro.

Mentre al telefono con lui, io però sentivo dei movimenti molto strani…la nonna guardava e diceva che c’era qualcosa. L’infermiera guardava e diceva che c’era la sacca amniotica ma che eravamo ancora indietro….eppure io mi sentivo l’istinto di spingere.

Ho continuato a parlare al telefono con lo zio Matteo, finché ho sentito qualcosa di molto strano, e ho deciso di mettere giù il telefono. In quel momento è entrato il dr. Paul, il quale mi dice…guarda ora ti visito ma sarai dilatata 4/5 cm, caso mai ti darò l’ossitocina. Non fa in tempo a cominciare la visita che mi guarda e mi dice ‘Ha! What do you know? There is the head here already…you need to push NOW!…nurse, prepare her!’

All’improvviso dal nulla avevo la gambe divaricate, la schiena dritta, due ostetriche dalla parte e il dr Paul che mostrava la tua testolina piena di capelli neri alla nonna. Dr. Paul mi dice…how is your fitness level?…I went…good….ok so push when I tell you. In letteralmente 4 spinte alle ore 18:03 il dr. Paul ti ha posato sul mio petto…e il mio mondo e la mia vita sono cambiati inesorabilmente.

 

 

 

 

 

Io, topo, non so se tu un giorno diventerai madre…sarà una scelta che farai tu e la vita…ma ti auguro, se lo diventerai, di provare ciò che ho provato io la prima volta che ti ho visto.

Le settimane antecedenti la tua nascita, ero molto spaventata: non avevo paura del parto come molti pensavano…bensí del post-parto. Temevo che ti avrei trovato estranea..temevo che non avrei saputo che fare…temevo che sarei stata inadeguata…e invece quando ti ho visto, io ho avuto la sensazione di conoscerti da sempre, che noi ci fossimo già incontrate, che tu fossi veramente un pezzo di anima mia mancante, che il nostro fosse un legame ancestrale…e lì quel giorno in quella sala parto, ho capito cosa volesse dire amare incondizionatamente. IO TI HO AMATO FOLLEMENTE DA SUBITO E SO CHE NON C’E’ NULLA CHE IO NON POSSA FARE PER IL TUO BENE. Chissà a che punto sarà il nostro rapporto quando tu leggerai queste parole…chissà se saremo alleate o “nemiche”…well se tu mi sarai nemica, perché io non lo potrò mai essere: tu sei la persona più importante della mia vita, il vero amore mio..e la mia piü grande maestra di vita, perché nascendo io ho imparato tutto quello che conta sapere. Tu mi ha reso madre e il mio amore per te non conosce limiti. Se leggerai queste parole a 40 anni (come io ho ora…well fra qualche settimana) e madre, capirai tante cose…se leggerai quetse parole a 18 anni, ti sembrerò smelensa e mi troverai ridondante…se le leggerai che non ci sarò più, ti prego tieni a mente che il mio amore trascenderà ogni spazio temporale e terreno, perché la mia protezione ti seguirà ovuqnue perché il mio amore per te è senza condizioni.

Dopo averti allegato un po’ di foto…ti copio il messaggio che ho scritto su Facebook qualche giorno dopo la tua nascita….eccotelo.

Leggilo ascoltando “a modo tuo” di Elisa.

  

 

(mentre sto scrivendo la nonna e’ appena entrata in camera mia con te in braccio che urli…hahah sono le 21:37 SG time e hai un mega jet lag)

Ok ho dato per oggi…ora sono le 23:22 e tu sei ancora che te la ridi e te la chiacchieri sul divano…annamo bène…non si dorme presto nemmeno stanotte!

Ti amo amore mio…tutta la vita!

Ti scrivo ancora presto per dirti il resto!

Mamma